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UI/UX

Guida alla raccolta di feedback per un MVP

2025-05-16
6 min read
EN, FR, IT
By DenkiLab Team
Guida alla raccolta di feedback per un MVP

Un Approccio per Sviluppatori


Questa guida è pensata per sviluppatori che vogliono costruire prodotti centrati sugli utenti, attraverso tecniche di raccolta feedback concrete e facilmente applicabili fin dalle prime fasi dello sviluppo.

Introduzione

Raccogliere feedback per un MVP (Minimum Viable Product) è essenziale per validare le ipotesi, migliorare il prodotto e soddisfare al meglio le esigenze degli utenti reali.

❌ Non fate l'errore di sviluppare per mesi qualcosa senza capire se risolve davvero un problema.

Spesso non basta chiedere “ti piace?”: così facendo otterremmo solo il cosa, ma raramente il perché. Molte azioni degli utenti sono inconsce o influenzate dal contesto.

Un libro molto interessante sul tema è Design for How People Think, che propone approcci molto utili per ottenere insight reali attraverso interviste ben strutturate.

Le Interviste contestuali

Le interviste contestuali sono colloqui condotti direttamente nel contesto d'uso dell’app o del servizio. Osservare l’ambiente, le interazioni e gli strumenti effettivamente usati può sbloccare una comprensione molto più profonda rispetto a una semplice intervista a tavolino.

⚠️ Contesto di utilizzo, background tecnico e linguaggio degli operatori sono elementi discriminanti per la UX!

Empatia e spirito d'osservazione

Come sviluppatori, tendiamo a vedere l'uso delle nostre app come ovvio o naturale, ma gli utenti operano in contesti completamente diversi. Dobbiamo imparare da loro: capire i loro flussi di lavoro reali, le frustrazioni quotidiane ed i compromessi che affrontano.

Il cervello umano si sovraccarica in ambienti caotici, pieni di interruzioni o rumori. Tenetene conto: il vostro prodotto deve adattarsi ai casi d'uso.

Alcuni elementi da osservare:

  • Com’è organizzata la postazione di lavoro?
  • Quali strumenti usano per tenere traccia delle attività?
  • Come comunicano tra colleghi? Sono in open space o in ambienti silenziosi?
  • Si spostano spesso o lavorano sempre nella stessa postazione?
  • Mostrano aspettative particolari o preconcetti verso certi strumenti?

Gli ingredienti per una intervista perfetta

  1. Registratore audio affidabile: meglio se con lunga autonomia. Una sessione completa dura idealmente 60–90 minuti.
  2. (Opzionale) Strumenti per l’analisi visiva: occhiali eye-tracking (costosi) o heatmap digitali (basate su AI), oppure semplicemente osservare dove guardano gli utenti durante l’interazione.

Cercate di essere massimo in 2 o 3 persone durante l’osservazione. Una presenza troppo ingombrante altera i comportamenti.

Icebreakers: rompere il ghiaccio

Alcune domande utili per far partire la conversazione in modo naturale:

  • “Cosa dovrei imparare per fare carriera nel tuo lavoro?”
  • “Quali sono i problemi più comuni o stressanti?”
  • “Da dove hai iniziato? Come sei arrivato a questo ruolo?”
  • “Quali sono le cose che ti fanno perdere più tempo?”
  • “Ti occupi anche di altre attività oltre a questa?”

Raccomandazioni Finali

Ecco alcune indicazioni fondamentali per ottenere feedback realmente utili:

🎯 1. Intervista almeno 10–15 persone (ma anche 1 è meglio di 0)

Questo numero ti permetterà di identificare pattern ricorrenti ed evitare conclusioni affrettate basate su un solo punto di vista.
Ma non aspettare di averne 15 per cominciare: anche un solo feedback è già mille volte meglio che nessuno.

📝 2. Prendi appunti in tempo reale, preferibilmente su carta

Scrivere su carta è spesso più veloce, affidabile e meno soggetto a imprevisti tecnici (niente batterie scariche, crash o notifiche che interrompono).
In alternativa, registra l'audio e trascrivi in un secondo momento — ma mai affidarti solo alla memoria.

📦 3. Documenta tutto in modo sistematico

Dopo ogni intervista, organizza le tue osservazioni in categorie, questo ti aiuterà a riconoscere pattern e a prendere decisioni di design e sviluppo più consapevoli.

🧘‍♂️ 4. Non difendere il tuo prodotto: ascolta e basta

Evita di giustificare le scelte fatte o di correggere l’utente se “usa male” qualcosa. Il tuo obiettivo è imparare, non convincere. Ogni errore che fanno è un tesoro: segna il punto in cui il tuo prodotto può migliorare.


Concludendo: progettare per gli utenti significa prima di tutto osservarli, capirli e adattarsi a loro, non il contrario. Le contextual interview, se ben fatte, possono rivelarti più di qualsiasi test A/B.

Tags: MVP, Design, User